In una nuova intervista con Empire Magazine (via SyFy), Scott Derrickson è tornato a parlare del suo addio a Doctor Strange nel Multiverso della Follia, che – secondo quanto rivelato dal regista – è stato un addio dettato più dal volere preservare il suo benessere mentale che dalle divergenze creative con i Marvel Studios di cui si è parlato per mesi e mesi.
Derrickson ha spiegato di essere stato in analisi “per un certo numero di anni per cercare di superare alcuni traumi relativi alle prime fasi della sua infanzia”, essendo cresciuto in un quartiere e in una famiglia violenti, traumi con non aveva ancora superato del tutto. “Siamo stati tutti picchiati con una cintura, o peggio”, ha rivelato Derrickson in merito ai suoi primi anni di vita. “Ci sono stati molti litigi, anche violenti, da e per la scuola. La violenza era la natura di quel quartiere dei colletti blu.”
Derrickson ha poi parlato della sua relazione con la Marvel, dicendo: “Contrariamente ai pettegolezzi, è stato tutto molto amichevole [quando me ne sono andato] e ci lavorerei di nuovo”. Detto questo, il regista non ha rimpianti per aver lasciato il film, aggiungendo che sente di aver preso “la decisione giusta” passando alla regia dell’horror Black Phone.
“Ho fatto il film che dovevo fare, all’epoca in cui dovevo farlo”, dice Derrickson. Black Phone è stato presentato in anteprima al Fantastic Fest l’anno scorso ottenendo ottime recensioni ed è stato presentato di nuovo al CinemaCon il mese scorso, dove è stato accolto con altrettanto entusiasmo. Attualmente, il film detiene un punteggio del 100% di recensioni positive su Rotten Tomatoes.